Barbecue in condominio. Istruzioni per evitare litigi.

Con l’arrivo della bella stagione, è usuale ritrovarsi in compagnia di amici o della famiglia, per una divertente e bella grigliata.

Solo che spesso, questa appare come fastidiosa e a volte dannosa per i vicini; difatti il barbecue in condominio è spesso una causa di attriti tra condòmini in una fattispecie in cui vengono a contrasto il diritto di un proprietario di utilizzare la cosa propria, con quello del vicino quando i fumi invadono i suoi spazi privati.

La norma di riferimento per l’argomento in oggetto è l’Art. 844 del Codice Civile, esso dispone che “Il proprietario di un fondo non può impedire le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni derivanti dal fondo del vicino, se non superano la normale tollerabilità, avuto anche riguardo alla condizione dei luoghi.

Dall’analisi della norma si evince subito che è consentita l’emissione di fumi (di qualsiasi provenienza), purché questi non superino il limite di tollerabilità.

Il limite di tollerabilità ai fumi è molto soggettivo, proprio per questo motivo (rispettando le normative comunali e quelle previste dal condominio e dall’articolo 844, comma 1 del Codice Civile), è buona abitudine instaurare un ottimo rapporto con i vicini.

Il concetto di normale tollerabilità, impone una valutazione che prenda in esame caso per caso accertando anche la condizione dei luoghi.

Essendo per sua natura il barbecue suscettibile di produrre e disperdere nell’aria gas, fumi che possono urtare la sensibilità altrui; in particolare in condominio questa attività potrebbe creare dissapori nella vita condominiale pertanto occorre rispettare alcune regole.

 

A tal riguardo, la Suprema Corte, ha ammesso che “in tema di emissione di gas, vapori, fumi atti ad offendere, molestare o imbrattare i vicini, tali immissioni possono essere autorizzate soltanto entro i limiti della tollerabilità normale, e quindi previa adozione delle misure necessarie ad evitare il superamento di tali limiti o di quelli imposti da specifiche normative (Regolamento Condominiale)“. (Cassazione sentenza del 18 marzo 1992, n. 3204).

 

Sempre la Suprema Corte, con una pronuncia del 1992, a disporre di come le immissioni possano essere regolate dal Regolamento Condominiale. La Legge dice che “I condomini, con il regolamento di condominio, possono disciplinare i loro rapporti reciproci, in materia di immissioni di fumo, anche con norma più rigorosa di quella dettata dall’art. 844 del codice civile” (Cassazione, sentenza del 4 febbraio 1992 n. 1195).

 

In conclusione, si può ritenere che a livello legislativo non esista un divieto di utilizzare il barbecue negli ambienti condominiali, quanto piuttosto vi sia l’obbligo della regola da rispettare che è quella della tollerabilità delle emissioni, in relazione al contesto specifico in cui si opera.

 

1 commento su “Barbecue in condominio. Istruzioni per evitare litigi.

  • ERA ORA CHE QUALCUNO METTESSE ORDINE E PROIBIRE I BARBECUE NEI CONDOMINI OPPURE
    QUESTE ONDATE DI FUMO SPECIALMENTE IN ESTATE CHE SI ANNO LE FINESTRE APERTE
    PERCHE’ CI SONO DEI SISTEMI DI GRIGLIE CHE NON FANNO PASSARE IL GRASSO MA CHE VIENE RACCOLTO IN UN PENTOLINO IN UN ANGOLO E COSI’ NON VIENE TUTTO QUEL FONO CHE ENTRA NELLE CASE
    SALUTI PAOLO

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